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Catrame 5% Lozione Dermatologica per Psoriasi
Catrame 5% Lozione dermatologica
Composizione:
Catrame minerale g 5
Allantoina g 2
Latte Base O/A q.b. g 100
Il latte base[1] impiegato è sostanzialmente un’emulsione O/A di questo tipo:
Fase 1 (fase acquosa): Acqua distillata (79,54%), Nipastat[2] Glicol propilenico 1:4 (1,2%),
Glicole propilenico (5,86%);
Fase 2 (fase grassa): Dimethicone[3] (0,46%),
Cetostearil 1000 (0,92%), Netasol (4,22%),
Dragocid Forte 2/027045[4] (6,8%).
Modalità di preparazione:
L’allantoina viene quindi sciolta in acqua bollente[5] e versata nel latte base O/A precedentemente pesato. Si incorpora, a porzioni, il catrame minerale, sotto continua ed energica agitazione, fino a formazione di un’emulsione uniforme, liscia, versabile, di colore grigio. Può risultare utile l’impiego di un agitatore automatico per uniformare la dispersione del catrame minerale nel latte base O/A.
(Topitec Automatic - COMIFAR Distribuzione)
Uso:
Il preparato così ottenuto, viene impiegato per impacchi sul cuoio capelluto o per applicazioni cutanee. La posologia è normalmente una volta/die (la sera) e successivo lavaggio al mattino con detergente a ph neutro; ugualmente utile può rivelarsi l’uso di un olio-detergente.
E' un esempio di preparazione di un farmaco orfano (Alphosyle Lozione Dermatologica).
[5]La quantità di acqua da impiegare è minima, ma comunque sufficiente a far solubilizzare tutta l’allantoina.
[1]Il latte base può essere preparato estemporaneamente oppure acquistato come tale dai fornitori. La Comifar Distribuzione ha in catalogo uno di produzione tedesca, di qualità molto elevata.
[2]Miscela di parabeni (p-idrossibenzoati, conservanti): methylparaben, butylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben.
[3]Olio di Silicone 350.
[4]Agente emulgatore idrofilo. Si forma un’emulsione O/A secondo la regola di Bancroft (1913): “Date due fasi liquide non miscibili, andrà a formare la fase disperdente dell’emulsione quella nella quale l’emulsionante si scioglie o si scioglie meglio”. Il film formato dall’emulgatore all’interfaccia acqua-olio tende a piegarsi e chiudersi intorno alla fase in cui l’emulsionante è meno solubile, cioè dove la tensione superficiale è maggiore.